Recensioni Giocateatro 2009

COPPIA DI ASSI PER TRE CAPOLAVORI DEI FRATELLI GRIMM

Coppia di assi per tre capolavori dei fratelli Grimm: Nicole e Martin giovani esponenti itineranti della scena internazionale di origine svizzera, in tournée dal 1999, hanno partecipato (fuori concorso) all’edizione 2009 di Giocateatro, con le tre fiabe che costituiscono il loro cavallo di battaglia: “Il pescatore e sua moglie”, creata nel 1999, “Hansel e Gretel”, del 2001, e “I Musicanti di Brema”, del 2004.

Fedeli alle fiabe originali, che traducono in immagini visive e sonore di esemplare efficacia, Nicole e Martin Gubler-Schranz sono i protagonisti di messe in scena estremamente accurate, essenziali e inappuntabili per cura del dettaglio e qualità dell’insieme. Vincitori del prestigioso Sold-Out Award (“Premio per il Tutto Esaurito”) del Fringe Festival dell’Edizione 2006 del Festival di Edimburgo, Nicole e Martin hanno ripetuto le loro performances per il pubblico torinese che si è battuto con le liste d’attesa e con le intemperie per trovere posto nel tendone bianco (la” White Tent”) eretto di fronte alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani. 

Perché si tratta di teatro viaggiante, di alto livello tecnico, che si fonda su discipline praticate rigorosamente, con molta musica, ottime luci, e una forte regia. 

Nicole e Martin sono eccellenti giocolieri, acrobati, equilibristi, clown, musicisti, possiedono tecnica musicale e attoriale secondo la Scuola Teatro Dimitri, nella cui compagnia hanno esordito prima di iniziare il loro percorso individuale. 

Il loro talento e le loro doti tecniche brillano pienamente grazie all’apporto rigoroso e coerente del regista Dominique Saner, del coreografo e supervisore tecnico per la ginnastica artistica Szilard Szekely, della costumista e consule nte artistica Maria Lehmann-Wipplinger, del tecnico luci Christoph Siegenthaler, e di tutta la loro equipe. Il loro teatro è recitato in sette lingue differenti , a seconda dei paesi in cui si trovano, nel rispetto della musicalità e del ritmo di ciascun idioma, con un accenno di grammelot e molte onomatopee divertenti (il Gallo dei musicanti di Brema: “Et ka, et ki, et ri ki ki”)

Nicole e Martin dominano a fondo le discipline della clownerie e dell’acrobazia, giocoleria ed equilibrismo con la stessa semplicità ed efficacia con cui suonano violino, contrabbasso, tromba, trombone, flauti, percussioni varie, mentre danzano, cantano, o stanno in equilibrio sulla testa del partner. Ma non si accontentano di impressionare il pubblico con virtuosismi tecnici. Hanno compiuto una scelta drammaturgica precisa per giustificare le loro azioni sul palco. Il risultato è visibile, e godibile, per tutti, soprattutto con "Il pescatore e sua moglie".

Nicole e Martin e i loro collaboratori danno costantemente prova di una visione del teatro concretamente concepita e realizzata avendo come obiettivo la comunicazione con tutti gli spettatori. 

Se una recente maternità non ha appannato in nulla il vigore e la potenza di Nicole, forse ha ulteriormente accresciuto la naturale sensibilità di entrambi gli artisti nell’ambito della psicologia dei più piccoli. Il loro lavoro non delude gli adulti e affascina i bambini, nei confronti dei quali si riscontrano grandissima attenzione e rispetto. I virtuosismi tecnici sono pari alla delicatezza e all’efficacia nei confronti del pubblico più giovane, che viene coinvolto direttamente negli spettacoli e –cosa ancor più difficile- tenuto a bada con estrema e amabile perizia nei momenti di maggior eccitazione. Chiunque abbia assistito al le manifestazioni di entusiasmo di una quarantina di bambini al di sotto dei dieci anni seduti in prima fila sa quanto possa essere difficile.

Nessun gesto, nessun oggetto, nessuna nota è fine a se’ stessa, e di conseguenza nulla va sprecato. Le immagini sono belle di luce e sonorità, trattasi di vero teatro, e vorremmo vedere più spesso produzioni in cui l’infanzia , e l’adolescenza, siano realmente il soggetto cui il lavoro è rivolto, e non il pretesto per sdoganare materiali inadeguati o quantomeno non concepiti per l’universo pudìco e vulnerabile dei bambini e degli adolescenti.

Se vi è possibile, vedete tutte e tre le loro produzioni, e per imparare come godervele, fatevi accompagnare da un complice che non abbia ancora compiuto dieci anni; dovendo scegliere, sappiate che: “Hansel e Gretel” è letteralmente il più gustoso (ricordate la casetta di biscotti e pan pepato?), “Il pescatore e sua moglie” è il più poetico e teatralmente compiuto, ricco di limpide immagini simboliche, e il più interessante per il pubblico adulto; “I Musicanti di Brema” è il più spassoso; impossibile partire senza portare in sé l’allegra canzone, e il messaggio di speranza, dei quattro animali finalmente in salvo fra manicaretti e morbidi cuscini.

EUGENIA PRALORAN

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